La conoscenza botanica acquisita in anni di lavoro, di viaggi all’estero, di mostre e convegni, di collaborazioni con paesaggisti di storica fama, mi spingono a credere che un giorno questo sogno avrà almeno in parte trovato realizzazione.
Ogni giardino deve assomigliare alla persona che lo vive, così il contatto umano fra giardiniere e cliente diviene irrinunciabile.
Un mobile si può cambiare, un giardino deve durare nel tempo e crescere trasformandosi sotto le regole della natura.